top of page

Popolo



Il popolo. Il popolo siamo noi, senza dubbio.

Il popolo, un insieme variopinto di anime messe a disposizione della vita, ognuna al proprio posto e meravigliosamente uniche. Siamo dei pezzetti colorati di un grande puzzle tutto nostro; non appartiene a loro sia chiaro, e lo si gridi in tutti gli angoli del mondo.


Ci ha colpito la spada, siamo stati trapassati da un colpo di fucile, abbiamo cavalcato la fuliggine dei camini nei campi di concentramento, sbranati dai leoni nei circhi del potere, ingannati dal finto buonismo religioso, condannati a subire il giudizio del potere in ogni luogo e in ogni tempo.

Lungo la storia abbiamo combattuto tra fratelli le battaglie volute dai padroni e pagate con il denaro del popolo, e nonostante tutto, abbiamo cercato di salvare i nostri aguzzini.


Attraverso le eccellenze del popolo poi, esseri umani illuminati dalla luce di Dio, a volte è capitato di allargare quell’increspatura creatasi nella fitta tela tenuta nelle mani di pochi.

Quella esile fessura, da cui poteva passare una fievole luce, ha illuminato il cuore di altri uomini rafforzando la loro fede, e a loro volta divenuti testimonianza della Verità, hanno donato se stessi alla memoria di chi aveva abbracciato l’Amore. E così sarà anche oggi.


Il popolo, unica vera variante nella giostra del potere, unica e vera variabile in grado di distruggere il potere o, nella peggiore delle ipotesi, rafforzarlo. La storia si ripete uguale a se stessa, è una noia mortale. Comodi nella loro consuetudine dorata, cercheranno di dividerci propagando la menzogna e rafforzando l’idea della paura. Così facendo metteranno fratello contro fratello continuando la solita trita e ritrita narrazione, la quale, ha lasciato esanime milioni di vite nella storia del mondo.


Le nostre vite utilizzate come fertilizzante nel campo più congeniale al potere, quello del male. Il nostro respiro e il nostro corpo venduti nei mercati della finanza privi di etica. Il sorriso dei nostri figli spento e gettato via, taciuto nell’ipocrisia di chi ha dimenticato la sua giovinezza. Noi tutti mercificati e resi pari a un paio di scarpe.

Io posso cambiare, io voglio cambiare e conoscere la Verità.


La propaganda mediatica che guida la politica, racconta che per salvare il corpo si deve rinunciare alla vita. Arriveremo mai un giorno a connettere il nostro corpo a delle macchine, al sicuro nella nostra casa? Rinunceremo mai alla vita per un coma profondo, e per assurdo, come nel film “il mondo dei replicanti, lasceremo il nostro surrogato girare per le strade? La riposta è no.

Nasciamo di nuovo come fratelli e diventiamo la variante che porterà alla sconfitta del potere. Diventiamo memoria l’uno per l’altro, perché la conoscenza è un effetto della Verità: niente verità, niente conoscenza, niente vita.

c.t.


 
 
 

Commenti


bottom of page